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La pasta choux, il profiterol e il libro di Dario Bressanini

Ho preparato questa delizia qui sotto per il compleanno di una persona speciale, che mi sopporta tutti i giorni e che assaggia tutto quello che cucino. Una persona a cui devo molto e che dovrei ringraziare ogni giorno della mia vita. I suoi 30 anni li ha festeggiati con il suo dolce preferito: il profiterol. Me lo ha chiesto e io non ho esitato a farlo. Ero già pronta a preparare piani e piani di pan di spagna da farcire con creme di vario genere. Invece ha richiesto un grande classico della nostra cucina.  E sono soddisfazioni quando LUI ti dice che è il migliore che abbia mai assaggiato. Fiuuuuu..

Questa è la mia prima volta con la pasta choux. Non dovrei dirlo, ma è così. Ho provato quasi tutte le preparazioni in vita mia ma le bignè non le avevo mai fatte. Ora posso aggiungere un flag al mio repertorio e posso dire con orgoglio che sono venute perfette!!! Proprio come le volevo. Le ricette che avevo si equivalevano tutte, ma a fare la differenza sono state le indicazioni trovate sul libro di Dario Bressanini (che ormai è diventato virale, ce l’hanno tutti!), ovvero “La scienza della Pasticceria. La chimica del bignè”.  Perchè un conto è seguire alla lettera una ricetta e avere la fortuna che riesca bene, un conto è capire fino in fondo la dinamica di un procedimento e la chimica che sta dietro all’unione degli ingredienti e alla loro cottura. Non sono una persona così tanto precisa, ma in questo caso bisogna esserlo. Tutto è risultato molto più semplice. Mi sono innamorata della pasta choux e della sua facilità di esecuzione. Non la mollo più. E a chi mi guarda con gli occhi ammirati quando gli racconto delle mie infornate vorrei dire “Non pensate sia difficile, provate prima di dirlo. Ne siete capaci anche voi”.

Profiterol

Ingredienti:
125ml di acqua
125ml di latte
100g di burro
160g di farina
4 uova
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero (se fate bignè dolci)

Procedimento

Mettete acqua, latte, burro, sale e zucchero in una pentola su fuoco moderato. Portate il liquido a ebollizione e aggiungeteci tutta insieme la farina setacciata. Fatelo subito altrimenti i liquidi evaporeranno e le dosi non torneranno più. Mescolate bene aiutandovi con un mestolo o una spatola per circa un minuto fino a ottenere un composto asciutto e liscio. Abbassate al minimo il fuoco e lavorate la pasta per altri due o tre minuti per farla asciugare ben bene. E’ importante non cuocere troppo l’impasto altrimenti la farina rilascerà i liquidi assorbiti. Mettete la vostra palla in una ciotola e lasciatela raffreddare almeno fino sotto i 60° ( se avete un termometro usatelo). E’ il momento di aggiungere le uova; in molti ricettari vengono aggiunte una alla volta ma io ho seguito il consiglio di Dario Bressanini e le ho sbattute bene prima dell’uso così da amalgamare bene tuorlo e albume. Incorporate la miscela di uova  un po’ alla volta nell’impasto e mescolate sempre fino al completo assorbimento. Prima di aggiungere le ultime uova controllate la consistenza della vostra pasta: sollevandola con il cucchiaio/mestolo deve formare un nastro denso (o, come scrive Bressanini, “cadendo forma una sorta di V”).

Mettete la pasta choux in una tasca da pasticcere. Preparate una teglia ricoprendola di carta forno ben fissata (io di solito ci nebulizzo un po’ di acqua, appena appena, così che la carta aderisca bene ovunque). Depositateci piccole dosi di impasto abbastanza distanziate tra loro, per i bignè vanno bene circa due centimetri di diametro. Bagnatevi il dito con un po’ di acqua tiepida e schiacciate le punte dei vostri bignè.

Infornate a 220° per 10-15 minuti (lo vedrete dal colore, non si può fare la prova dello stecchino), poi abbassate a 170° circa con la sola luce del forno accesa per altri 10 minuti affinchè si asciughino. Io ho posizionato la teglia un po’ più in basso perchè con la prima infornata (con teglia nel mezzo) le bignè mi si erano colorite troppo. Per controllare che siano cotte potete prenderne una, lasciarla raffreddare e verificare che non collassi, poi inciderla e controllare che l’interno abbia una bella cavità vuota.

Adesso avete i vostri bignè da riempire con quello che volete. Vi assicuro che è una soddisfazione farli, sfornarli e sentirli leggeri in mano con odore di buono che esce dal forno. Riempirli poi, è una goduria.

Per il profiterol farcite i vostri bignè con la panna montata (fatela voi, non comprate quella spray) e versateci sopra una bella colata di ganache al cioccolato (per me fondente, grazie. Voi come volete).

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  1. Pippi says:

    Francesca qui urge il libro fatidico ma grazie infinite per la chiarissima spiegazione non mi resta che riprovarci, a volte basta una semplice 'dritta' per avere risultati insperati. Un bacione
    Laura

    1. Ciao Laura, io sapevo già come fare la pasta choux ma il libro mi ha illuminato su alcune reazioni chimiche e, si sa, una maggiore consapevolezza aiuta la buona uscita della ricetta! 😉

  2. Eccomi!finalmente è arrivato il treno che mi ha portato qui!oggi sono stata così tanto in metro che per gustare questa delizia ho deciso di essere definitivamente ferma, a casa e in totale relax 🙂 ora l'unico problema è che purtroppo non potrò afferrare quella forchettina per assaggiare, non sai che acquolina mi ha hai fatto venire!

    1. Io non sono una amante della cioccolata, ma ogni tanto, soprattutto con l'arrivo del freddo, mi prende voglia di qualcosa che mi coccoli. Quando poi il dessert è condiviso è ancora più buono! 🙂

  3. Ho visto questo libro spuntare a dx e sx… con questo profiterole mi hai convinta (pensa che é stato il dolce del mio matrimonio! Spero di trovarlo a Dicembre quando torno in Italia!

    1. Spero di trovarlo sotto l'albero di Natale? 😉 E' un libro interessante, diverso dal solito libro di ricette (anche perchè ce ne sono pochissime), ma secondo me è da avere all'occorrenza.

  4. Carla Fasolo says:

    No aspetta.. io il libro ancora non ce l'ho (ma rimedierò presto!!)
    Bignè con ganache al cioccolato fondente e panna.. il paradiso dei dolci!! ^_^
    Stupende poi anche le tue foto: sei bravissima!
    Un bacioneeee :**

    1. Tesoro grazie! Pensa, le avevo fatte diverse e avevo già messo via la macchina foto. Poi ho servito il dolce con altra ganache e vedendo il piatto più bello ho rimesso su tutto il set…bisogna sempre seguire l'istinto, anche se il proprio ragazzo ti guarda come se tu fossi malata di fotografia!!

  5. No, vabbè, ma alla fine me li hai spediti? Sono stupendissimissimissimi..e le foto, stupende, se non sbaglio temevi non venissero bene causa luce…e invece…è tutto perfetto! Ti ammiro moltissimo!! Tanti baci, A.

    1. Emmmm…non ne sono avanzati. Non ci crederai ma alla fine i vicini hanno dato una gran mano a spolverare tutto. Ma poi te li mando eh, una volta li faccio solo per te! 😉
      Non sbagli, avevo paura non venissero bene perchè c'era una pessima luce, ho beccato l'unica mezz'ora in cui il cielo si è schiarito un attimo! Carpe diem!!!

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