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Confettura di ciliegie e cannella…e un passo indietro nel tempo.

Amo invasettare, chiudere bontà dolci in piccoli barattoli per goderne un po’ alla volta, appena sveglia o di nascosto prima di andare a letto. Marmellate e confetture sono sempre state presenti in casa mia, mia mamma ha sempre avuto una dote innata nel preparare crostate e quando non aveva tempo mi faceva trovare per colazione il pane arrostito ancora caldo con un velo di burro e tanta confettura di more o ciliegie sopra. Mia nonna pure era una maga delle conserve, invasettava tutto, sia dolce che salato, e dentro a quei contenitori di vetro c’era tutta la sua indole di donna dolce e paziente. Penso che il suo segreto in cucina fosse proprio quello. Si chiamava Pierina, ancora oggi mi dispiace che se ne sia andata troppo presto.

Questa confettura però è unita anche al ricordo della mia vacanza in Provenza, qualche estate fa. Le colazioni nei b&b dove ho alloggiato erano strepitose: croissants, baguettes, ma soprattutto confetture di ogni gusto e colore. Quelle che più mi sono rimaste impresse sono quella alle ciliegie (con spiccate note speziate) e quella alle susine mirabelles alla vaniglia. Penso di essere ingrassata qualche chilo in quella vacanza, ma ho anche camminato molto, così che i sensi di colpa svanivano già all’ora di pranzo. Mi sono sentita come a casa, il francese non mi ha spaventato neanche un po’ e ho incontrato persone gentili e disponibili. Alla faccia di chi dice che i francesi sono scorbutici :-P.

Una confettura che unisce i ricordi d’infanzia a quelli di viaggio, non poteva che uscirne un buon lavoro.

Ingredienti
(per 750g circa di prodotto finale)
1kg di ciliegie
500g di zucchero
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 bicchiere di acqua
succo di limone un po’

Procedimento
Il peso della frutta si intende al netto degli scarti. Pulite e denocciolate le ciliegie. Tagliatele a pezzetti e mettetele in una casseruola dal fondo spesso. Unite lo zucchero, la cannella e  una buona spruzzata di succo di limone. Mescolate.
Diluite tutto con l’acqua e accendete il fuoco. Quando la frutta inizierà a disfarsi, frullatela a piacere,  rimettete. sul fuoco e proseguite la cottura Cuocete la frutta per 30/40 minuti.  Fate la prova piattino: fate scivolare un po’ di confettura su un piatto freddo, se non scende giù velocemente, vuol dire che è pronta. Invasettate la confettura ancora calda e sterilizzate i vasetti, capovolgendoli o immergendoli in acqua bollente avvolti in un canovaccio.
Vi lascio qualche ricordo della Provenza…sono passati tre anni, ma la voglia di tornare è tanta. A distanza di tempo mi rendo conto che adesso fotograferei tutto in maniera diversa, più dettagliata e personale, ma i ricordi sono sempre vivi e positivi. Perdersi tra i paesini, tra sali e scendi, divisa tra fatica e ristoro, tra una boulangerie e qualche mercatino, tra croissants e confetture strepitose, sognando un po’ di inciampare davanti alla cioccolateria di Vianne o di tuffare la mano in un sacco di legumi come Amelie.
CategoriesConserve
  1. Paola Sabino says:

    Ti scoprop ora, trascinata dal profumo di un cake alla panna e ritrovatami qua immersa nel profumo della cannella che incontra il rosso ciliegia. I ricordi chiusi in barattolo sono i miei preferiti. Di quelli che puoi spalmare come un velo sul pane; di quelli che ti permettono di cominciare la giornata con un sorriso che scaldi il cuore. La Provenza non l'ho mai vista, ma conto di farlo presto. Intanto scopro la tua di Provenza, e sì, anche io quando ci andrò mi perderò nei dettagli.. magari ci tufferò la mano nei sacchetti di legumi o metterò dei rametti di lavanda tra i capelli.
    Piacere di averti conosciuta/scoperta. Ci rivedremo presto.

    1. Fa piacere scoprire certe affinità. Noi food blogger ci intendiamo. Adoro le conserve, adoro farle, consumarle, regalarle, poter dire "questa è opera mia".
      Io ho visitato la Provenza in agosto, le uniche ferie disponibili per quell'anno; nonostante l'assenza di lavanda sono rimasta estasiata dalla bellezza dei paesini e dal mercato di Aix-en-Provence, ricco e coloratissimo. Ma se dovessi tornarci lo farei nel periodo della Lavanda.

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