Questa è la torta che “mi” preparo una volta l’anno. Non so perchè, andrebbe bene in qualsiasi altro periodo, ma questa è la mia torta di Natale e/o compleanno (eh si, sono nata il 26 dicembre). E’ un regalo per me, una coccola sotto le feste. Sarà che la preparai per la prima volta con mia madre proprio per una vigilia di Natale, forse è per questo che l’ho etichettata in questa maniera. Ricordo ancora il freddo fuori quando la portai sul tavolo in giardino per poterla fotografare. Da allora l’ho migliorata, ho fatto qualche modifica ma di base ci sono loro, le spezie, il cioccolato e la frutta secca.
Il fatto che la prepari solo in questo periodo la rende forse ancora più speciale. Nelle foto non è possibile rendere l’idea della bontà che c’è oltre l’obiettivo, ma chi vorrà cimentarsi nella sua preparazione scoprirà una torta che sa di inverno, di freddo e di un posticino caldo dove rifugiarsi. La densità dell’impasto si trasformerà in una torta morbida dal sapore intenso. La sensualità del cacao e del cioccolato si unisce alla piccola invadenza delle spezie che rende questo dessert raffinato e per niente stucchevole. Le nocciole non fanno altro che esaltare gli altri ingredienti e forniscono una croccantezza che crea dipendenza a ogni morso. Nessun sapore predomina sull’altro e questo è
il bello e il buono di questa torta.
Le feste sono particolarmente sentite in casa mia, mia madre mi ha educato allo spirito del Natale. L’albero lo abbiamo sempre fatto il 1 dicembre perchè secondo noi è bello gustarselo il più possibile. La casa si riempie di festoni e di luci, mia mamma è sempre ben organizzata e i regali riesce a farli in anticipo e a metterli sotto l’albero. Come impacchetta lei non ce n’è, è una maestra e io, purtroppo, non ho ripreso questa sua bravura. Datemi della carta regalo e la sgualcirò in un secondo. Il pranzo di Natale viene ospitato a rotazione da noi e dai fratelli di mio padre. I piatti sono semplici ma confortanti, come piacciono a me. Non possono mancare crostini a non finire (quelli neri mi piacciono sempre un sacco), lingua salmistrata (io praticamente mangio solo quella quando la prepara mio zio), qualche verdura sott’olio, pasta al forno e arrosto, anzi arrosti. Poi arriva il dolce. A casa di mio zio è tradizione fare la rocciata, dolce tipico umbro (regione d’origine della famiglia di mio padre) che mia nonna sapeva fare alla perfezione e che i miei zii hanno saputo replicare benissimo. Tra i due fratelli è nata quasi una competizione dietro questo dolce, perchè non è affatto semplice, ma entrambi sono molto bravi e spero un giorno di poter imparare a prepararlo in ricordo di una nonna meravigliosa che da piccola mi ha donato tanto ma che purtroppo se ne è andata troppo presto. A casa mia, invece, i dolci si cambiano di anno in anno. Ne vengono preparati sempre più di uno, perchè mia mamma ha sempre paura che se un dolce non piace a qualcuno quel qualcuno poi rimanga senza. Quindi, rimane un evergreeen la sachertorte e i cantucci di prato, che mettono d’accordo tutti. Poi la rocciata, se la portano i miei zii, e questa torta qui che vi riporto di seguito (anche perchè se non viene fatta io me la preparo da sola, tiè). Poi volendo c’è anche il panettone, ma quello a metà pomeriggio o la sera. Altre torte sono a discrezione di mia madre. Il pomeriggio di Natale poi passa tranquillo, tra chiacchiere, carte, frutta secca e mandarini. Quando si arriva la sera è inevitabile pensare “anche questo Natale è passato”… io inizio a desiderarlo appena arriva novembre, comincio a pensare ai regali, ai biscotti da regalare, al ritrovarsi dopo tanto tempo, alle decorazioni, poi quel giorno arriva e passa sempre molto in fretta. Scandisce il tempo, la fine dell’anno, e inevitabilmente penso all’anno che verrà, sperando sempre a qualche bella notizia o a quel passo che desidero tanto fare da ormai qualche tempo.
Ma intanto godiamoci ancora queste due settimane e questo dolce che mi è toccato preparare con un po’ di anticipo 😛 apposta per Taste Abruzzo e il loro meraviglioso contest.
Ingredienti per una tortiera da 18cm di diametro:
125 g di farina
80 g di burro morbido
80 g di zucchero
2 cucchiai di miele
20 g di cacao amaro
2 cucchiai di latte
8 g di lievito
1 uovo
zenzero in polvere
cannella in polvere
chiodi di garofano
noce moscata
pepe in grani
80 g di gocce di cioccolato
40 g ca di nocciole pestate
Procedimento:
In una piccola ciotola pestate alcuni grani di pepe con 2 chiodi di garofano, mescolateli con un pizzico di zenzero, cannella e noce moscata grattugiata. Dovrete ottenere all’incirca un cucchiaino colmo di spezie. In una terrina mescolate la farina con il cacao, il lievito e le spezie.
In un altro recipiente montate il burro con lo zucchero, uniteci l’uovo e i cucchiai di miele. Unite la farina speziata e amalgamate bene fino a ottenere un composto omogeneo. Ammorbidite l’impasto con due cucchiai di latte. Da ultimo unite le nocciole e le gocce di cioccolato. Imburrate e infarinate uno stampo da 18 cm di diametro, versateci il composto, livellatelo con l’aiuto di un cucchiaio e informate a 170° per una mezzoretta.
Per guarnire (facoltativo):
La classica ganache di cioccolato è sempre ben accetta. In alternativa preparate una crema al burro semplice mescolando insieme 100g di burro molto morbido, 250g di zucchero a velo 1 cucchiaio di cacao in polvere e 1 e 1/2 cucchiaio di acqua calda. Lasciate raffreddare prima dell’uso. Per una crema al burro più ricca utilizzate 150g di cioccolato fondente (sciolto a bagno maria), 50g di burro fuso 4/5 cucchiai di latte e 250g di zucchero a velo.
Se non volete preparare alcuna farcitura basterà una spolverata di zucchero a velo. Solo quando voglio viziarmi davvero tanto preparo un po’ di crema al burro che attribuisce al dolce una morbidezza maggiore e un sapore un po’ più pieno…ma anche un bel po’ di calorie in più. Con questa crema potete create un nido sopra il dolce aiutandovi con una tasca da pasticcere, adagiarci al centro un po’ di nocciole e, se proprio volete stupire, completare con una colata di miele appena stemperato in acqua calda o una cialda di caramello.
Con questa ricetta partecipo al contest:
Questo dolce è uno spettacolo: ingredienti, consistenza ha proprio il sapore del Nalale dentro, complimenti e in bocca al lupo per il contest!
Ciao Marina. Si, ha il natale dentro. Proprio adesso ho mangiato l'ultima fetta (della seconda torta, va beh…non è ancora Natale e già mi sto dando tanto da fare col mangiare)…una torta compatta ma che si scioglie in bocca…io me ne innamorai dal primo esperimento.
😉
Non posso che dirla come Marina: "questo dolce è uno spettacolo!!!" Davvero fantastico!
Complimenti!
Buona giornata!
Grazie Manuela!! Io, invece, sono rimasta innamorata della tua torta!!!
Diventeremo delle pallette felici e sorridenti! Questo dolce è favoloso, e tu mi piaci anche di più! Tanti bacini, A.
Rotoleremo insieme sazie e felici! Ahahaha!
io io io mi voglio cimentare e lo farà durante le vacanze di Natale che saranno all'insegna del riposo noi 4 soli soli anzi 5 con il nostro gatto che ho scoperto golosissimo.
Un'abbraccio cara Francesca, grazieee le tue preparazioni mi tentano ogni volta, c'ho una lista luuuuuunga!!!!
Brava Pat, riposati e goditi le feste!! Spero di farlo anche io! Intanto un piccolo vizio me lo sono tolto con questa torta!! 😛
ohhh!Finalmente sono scesa dalla metro e posso scriverti comodamente da una tastiera vera :-D!Ma quanto ha dovuto aspettare i miei complimenti una torta così buona?E' grave è grave tutto questo tempo di attesa ma chissà perché ho la sensazione che potresti perdonarmi, non fosse altro per le chiacchiere di compagnia delle h7.00 di mattina!;-)
Sei perdonatissima! Le chiacchiere veloci di prima mattina mi mettono il buonumore! 🙂
Cara Francesca, sono davvero felice di averti scoperta prima di questo Natale per cui tu ci fai così meravigliosi auguri: era tempo che non mi succedeva di leggere un post così sincero ed innamorato del Natale autentico, che amo tanto anch'io..la torta e' splendida quanto te, come del resto ogni altro tuo piatto, fotografato con luce intima e chiara.
Ti auguro che questo tuo Natale si possa ripetere sempre, con la stessa gioia, anno dopo anno!
Fabrizia
Ciao Fabrizia. Benvenuta. Mi fa piacerissimo che tu abbia colto il mio entusiasmo. Nonostante tutti i problemi che possono esserci durante l'anno per Natale dobbiamo scordarci di tutto e sorridere. 😉
Grazie per la positività che mi hai messo leggendo del tuo Natale, in un anno in cui io zoppico un po' a sentirlo come vorrei… ho già detto spesso quanto le parole siano importanti, le stesse che mi avevano portato qui tempo fa e mi ci fanno tornare oggi, perchè i commenti che lasci sul blog di Laura sono bellissimi e se è vero che tutto parla di noi… 😉
Regalarsi torte (o libri di cucina!) è un'abitudine buona e sana da non perdere mai… anche oltre le feste! Quanti non-compleanni o non-Natali da festeggiare… 😉
Francesca, grazie infinite! Da poco tempo riesco ad aprirmi un po' sul blog, sono sempre stata un po' vergognosa sotto questo aspetto; raccontare qualcosa di me è sempre stato difficile. Sono convinta che un blog non sia fatto solo di ricette e fa piacere scoprire qualcosa che va al di là dei semplici grammi o millilitri. Grazie del tuo pensiero, è un bel regalo di natale.