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Torta al semolino di Pellegrino Artusi

Oggi ho deciso di rendervi partecipi di questa bontà un po’ “vintage”. Se non altro per ricordarvi che il caro Pellegrino Artusi va sempre tenuto in considerazione. Bisogna assolutamente sfatare il mito che il semolino è da malati. Avete mai provato la crostata con crema al semolino e ganache al cioccolato? E’ una delle mie preferite e se la trovo al bar la prendo sempre. Provatela e guarderete il vostro semolino con occhi diversi.  Ma molto più rapida e semplice è la torta al semolino chi vi propongo oggi. Latte, uova, mandorle, zucchero e limone. Non serve altro.  Il bello di questa ricetta è sì la semplicità di esecuzione, ma soprattutto il risultato: la sua compattezza, l’umidità e il fatto che al palato si riescano a distinguere tutti gli ingredienti. E’ proprio una torta che sa di nonna, almeno per me.

Vi riporto pari pari la ricetta come scritta sul libro.

643. torta di semolino

Latte, un litro
Semolino di grana fine, grammi 130
Zucchero, grammi 130
Mandorle dolci con tre amare, grammi 100
Burro, grammi 20
Uova, n. 4
Raschiatura di un limone
Una presa di sale
Sbucciate le mandorle nell’acqua calda e pestatele finissime in un mortaio con tutto lo zucchero, che metterete a una cucchiaiata per volta. Cuocete il semolino nel latte e prima di ritirarlo dal fuoco aggiungete il burro e le mandorle, le quali, per essere mescolate allo zucchero, si sciolgono facilmente. Poi salatelo ed aspettate che sia tiepido per unirvi le uova frullate a parte. Versate il composto in una teglia unta di burro, aspersa di pangrattato e di grandezza tale che la torta risulti alta un dito e mezzo o al più due. Mettetela in forno o nel forno da campagna, sformatela diaccia e servitela tutta intera o tagliata a mandorle.

NDR
  • Io non avevo le tre mandorle amare, quindi ho fatto solo con le dolci.
  • Ho utilizzato solo mezzo limone, ma solo per una questione personale.
  • Cuocete il semolino cremoso, mai non troppo rappreso.
  • Ho cotto in forno a 180° per 50 minuti, con uno stampo da 18cm, ma secondo me se avete un 20cm è meglio.
  • Mi sono accorta che il buon Pellegrino non ha scritto (sul serio eh!) quando mettere la scorza di limone. Io l’ho aggiunta alla fine, ma penso la possiate aggiungere quando volete.
  • La torta in cottura gonfia, ma poi una volta tolta dal forno sgonfierò. E’ normale, è un dolce morbido e umido. Per queso si consiglia di conservarlo in frigo.
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  1. Francesca sono giorno che voglio commentare questa torta… IO LA ADORO! Ho provato a farla un paio di volte in Italia, ma non ho mai trovato un accordo con la consistenza… voglio provare questa tua versione, a vederla nella foto mi sembra più che perfetta!!!

    1. Cara Marghe. Provala assolutamente. Secondo me bisogna trovare la giusta consistenza del semolino, non troppo rappreso ma pur sempre cremoso (perchè poi in forno si cuoce ulteriormente). Il segreto sta lì, nel capire la cottura. Il resto viene da sè. Io ho cotto la torta in uno stampo da 18cm, ma secondo me da 20cm va ancora meglio!

  2. Fra, innanzitutto devo smentirti perchè in realtà queste foto mi piacciono molto, sono ben riuscite, magari un po' spartane, ma non era così anche il bravissimo Pellegrino? Hai colto l'essenza della torta, semplice eppure particolare. Me la segno perchè mi sa tanto di buono.
    E anche tu mi sai di buono.
    Con gli occhi a cuore, tua Ale

    1. In effetti le foto sono un po' così, terra terra. 😛 Beh, io sono per le cose semplici, anche nelle foto non riempio quasi mai la scena. Penso che le foto ci rappresentino. Queste più che mai, nonostante l'ISO sbagliato!!
      Provala, sa di latte e di mandorle!

  3. laura says:

    Ma pensa, sono passata di qua convinta di trovare al mio commento la tua risposta e invece cosa scopro?che il mio commento non c'è!!!Credo di avertelo scritto mentalmente in metro mentre ti leggevo, rimandando l'idea al momento in cui avrei incontrato una tastiera e così mi sono persa per strada… che ultimamente è anche diventata un'abitudine!:-) Comunque questa torta io la adoro, è già uscita dal mio forno con lievi varianti ma a questo punto non mi resta che sperimentare anche questa!Un bacio enorme!

    1. Ma come, ti perdi per strada??? Beh, ti sono vicina…perchè io non ho proprio senso dell'orientamento. Prima di imparare una strada la devo fare almeno dieci volte e leggere una cartina è una vera e propria impresa! Questa torta per chi non l'ha mai assaggiata è una scoperta perchè si aspetta qualcos'altro dal semolino…e invece…Pellegrino c'ha visto lungo!

  4. Grazie mille! Fa sempre super piacere un commento come il tuo! In effetti non ho riportato i tempi di cottura. Io ho cotto in una tortiera 18-20 cm (non mi ricordo esattamente, ma secondo l'Artusi l'impasto deve essere alto 1 dito e mezzo – due dita) a 180 gradi per circa 45-50 minuti. Avevo letto che qualcuno aveva tenuto in forno la torta per un'ora, ma dipende dal tipo di forno. fai la prova dello stecchino/coltello e se non esce asciutto rimettila in forno ancora un po'. Spero di esserti stata di aiuto!

  5. Grazie! Guarda io alla fine, avendola fatta prima di ricevere la tua risposta, l'ho cotta per 40 minuti.
    Ho fatto la prova stecchino ma proprio del tutto asciutto non è uscito..ma se non ho fatto io errori di esecuzione, questa è una torta umida. Tant'è che mi chiedo….è da tenere in frigo o no?!
    Figurati!!!! Sono complimenti tutti meritati quelli rivolti al tuo blog! 😉

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