La pappa al pomodoro, eccolo qui il piccolo capolavoro della cucina povera toscana. Mette sempre d’accordo tutti, non ho mai sentito nessuno a cui non piacesse la pappa al pomodoro. Esistono varie versioni, in base alla zona da cui si proviene. C’è chi la fa SOLO con i pomodori maturi e chi, come me, utilizza (a volte) la passata di pomodoro. C’è chi preferisce il trito di odori (io) e chi invece predilige il brodo vegetale (mia mamma). Chi la fa pallida, chi più colorata. Vi riporto qui due versioni: la prima è quella che faccio più frequentemente, la seconda è quella di mamma Brigida. Sono entrambe ricette di casa, buonissime nella loro semplicità.

Sebbene sia un piatto più estivo a me piace gustarlo tutto l’anno, quindi, quando ho la conserva, utilizzo quella a prescindere dalla stagione; è come portarsi dietro il ricordo dell’estate. In questo periodo, se capitano dei bei pomodori maturi, le alternative per me sono solo due: bruschetta o pappa. Pane e pomodoro in Toscana si sono sempre sposati bene.  Da piccola d’estate mangiavo spesso la pappa al pomodoro, come anche la panzanella, e per merenda non poteva mancare il pane strusciato con il pomodoro. Ancora non mi spiego come mai il pomodoro venisse strusciato e basta, forse perché così c’era meno rischio che i bambini si sporcassero. Ma mi sono altresì sempre chiesta dove andasse a finire il pomodoro rimasto dopo lo struscio, probabilmente in una pappa al pomodoro.
Solo una volta mi sono permessa di chiederlo a mia nonna Pierina. La risposta è stata “è così e basta, mangia!”. Donna silenziosa e dolce, quando però si trattava di metterci a tavola non esistevano domande nè polemiche, si mangiava quello che c’era. E fortunatamente era tutto dannatamente buono.

Pappa al pomodoro

Ingredienti: 300g circa di pane raffermo toscano, Olio evo, 1 carota, 1 cipolla, 1 sedano, 800g di passata di pomodoro, sale, pepe, 2 spicchi d’aglio, basilico

Procedimento: se ancora il pane non è troppo duro è possibile tagliarlo in fette sottili (preferibile), si disferà  in cottura. Altrimenti mettetelo in ammollo in acqua per poi strizzarlo bene una volta che si sarà ammorbidito. Preparate un buon trito con gli odori e fatelo soffriggere in poco olio. Aggiungete la passata di pomodoro e lasciate insaporire per un quarto d’ora a fuoco lento. Aggiustate di sale e pepe. Aggiungete i due spicchi di aglio (io li lascio interi) e qualche foglia di basilico fresco spezzettata.  Strizzate bene il pane e unitelo al pomodoro. Lasciate cuocere per altri dieci minuti (un po’ di più se non avete ammollato il pane) girando con la frusta di tanto in tanto. Completate con un giro d’olio e servite. Gustatela calda, tiepida o fredda, a vostro piacimento.

VERSIONE DI MAMMA BRIGIDA

Ingredienti: 1,5 kg pomodori maturi, 350 g pane raffermo toscano, brodo vegetale, aglio, basilico, sale e pepe, olio evo

Procedimento: pulite i pomodori e tagliateli a pezzi di media grandezza facendo attenzione a togliere i semi. Fate soffriggere in poco olio due spicchi di aglio senza farli colorire troppo, aggiungete il pomodoro e lasciate cuocere a fuoco lento per qualche minuto*. Aggiungete il pane tagliato a fette sottili, qualche foglia di basilico e coprite col brodo vegetale. Lasciate cuocere a fuoco lento per un’ora circa, mescolando con la frusta di tanto in tanto e aggiungendo del brodo se necessario. Aggiustate di sale e pepe.Servitela calda, tiepida o fredda con un giro d’olio e qualche foglia di basilico.

*per chi desiderasse togliere le bucce basterà passare il pomodoro prima di aggiungere il pane. Altrimenti potete sbollentare i pomodori e togliere la buccia a mano prima ancora di iniziare la cottura.

CategoriesCucina Toscana
  1. Marina says:

    Che dirti?! L'adoro ma non mi sono mai cimentata con serietà.
    Credo che comincerò con la tua versione in attesa dei pomodori maturi dell'orto e poi passerò a quella di mamma Brigida perché la mamma è sempre la mamma 🙂
    Un caro saluto

    1. Diciamo che la prima versione è un po' più sbrigativa, la seconda un po' più lunga. Il risultato è sempre ottimo. Ho cercato di proporre le dosi che utilizziamo di solito io e mia mamma, ma devo dire che spesso ormai andiamo a occhio.
      Io la adoro tiepida in piccole cocotte servita insieme a un tagliere di salumi e formaggi, in pieno spirito toscano. 😉

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