[dropcap]E'[/dropcap] da tanto che voglio pubblicare i classici ravioli di casa. Buoni e confortanti. Li ho preparati ormai da qualche settimana, li ho fotografati al volo, come ormai mio solito, e poi li ho lasciati a candire nelle bozze. Avrei voluto fare foto migliori, avrei voluto farne di più, condividere con voi i vari passaggi, ma il tempo, soprattutto ultimamente, mi è nemico. E stamattina mi sono svegliata con il dubbio se pubblicare o meno questo post, perchè non è come avrei voluto che fosse, non è completo, non è da me. Però poi ho pensato che se avessi rimandato ancora avrei fatto il gioco del mio nemico “tempo”. Sempre dietro alle sue leggi, basta.
Ricordo che uno dei temi della maturità riguardava proprio il tempo. Io preferii Montale, ero più preparata, ma se dovessi fare quel tema adesso so di per certo che avrei molto da scrivere.
Ecco qui la ricetta. In Toscana ognuno ha le sue varianti e dosi, ma con queste mi sono sempre trovata bene. Dalle mie parti, in Mugello, il vero piatto forte sono i tortelli di patate (che prima o poi pubblicherò, giuro), ma quando vado a pranzo o a cena fuori, se disponibili, prendo sempre i ravioli, conditi con burro e salvia, semplici, genuini, da mangiarne ognuno in un sol boccone. Da piccola non riuscivo a mangiarne uno intero, ma non volevo neanche tagliarlo, quindi lo infilzavo con la forchetta e cominciavo a mangiarlo da bordo, come fosse uno spiedino. Oltretutto i ravioli fatti in questo modo sono un ottimo metodo per far mangiare gli spinaci ai bambini….e a volte anche ai più grandicelli. Ma non facciamo la spia, dai. Godetevi queste poche foto, buon lunedì gente. Torno presto con una torta favolosa.
Per la pasta
5 uova
250g di farina di grano tenero
250g di farina di semola
Versate le farine a fontana su una spianatoia; rompeteci dentro le uova e aggiungeteci una presa di sale e un filo d’olio. Con l’aiuto di una forchetta (o con le mani se preferite) sbattete le uova e cominciate ad amalgamare la farina intorno. Continuate con le mani e cercate di amalgamare bene tutti gli ingredienti. Lavorate bene di polso fino ad ottenere un impasto liscio e non più appiccicoso. Nel lavorarla potete aiutarvi sporcandovi le mani di farina, ma senza esagerare. Lasciate riposare l’impasto per una mezz’ora.
Per il ripieno
500g di ricotta di qualità
500g di spinaci lessati
2 uova
parmigiano
noce moscata
sale e pepe q.b.
Fate scolare benissimo i due ingredienti principali. Lasciateli qualche ora in un colino e di tanto in tanto eliminate l’acqua in eccesso. Sia la ricotta che gli spinaci perderanno peso. Strizzate benissimo gli spinaci e tritateli finemente con la mezzaluna o con un coltello da verdura. In una ciotola mescolate gli spinaci con la ricotta, aggiungete le uova, la noce moscata, sale, pepe e circa 5 cucchiai di parmigiano grattugiato. Amalgamate bene tutti gli ingredienti. Dovrete ottenere un composto morbido.
Assemblaggio e cottura
Stendete la pasta e tiratela abbastanza fine (io ho la macchinetta Marcato, arrivo fino al 6). Disponeteci sopra delle piccole noci di ripieno distanziate tra loro di poco meno di un centimetro. Ripiegate sulla fila appena fatta la sfoglia, fatela aderire bene al ripieno cercando di non lasciare bolle d’aria all’interno. Separate i ravioli con l’ausilio di una rotella. Disponeteli in dei vassoi appena infarinati. Con queste dosi otterrete circa 80 ravioli, più o meno. Cuocete in abbondante acqua bollente e salata per pochi minuti. Scolateli e conditeli con burro e salvia, fatti fondere a bagno maria precedentemente, e abbondante parmigiano.
CategoriesPasta, riso e cereali
Buoni, adoro la pasta ripiena e mi duole ammettere che il fattore tempo spesso mi fa desistere dal preparala. Sono abbastanza lenta e per questo tante volte mi tocca rinunciare e rivolgermi al pastificio di fiducia. Le cose semplici, si sa sono quelle più buone. Come questi ravioli. Un abbraccio, Chiara
Hai ragione, il fattore tempo incide molto. Ma dopo anni sono diventata molto veloce. Conoscendo a menadito tutte le fasi di preparazione ormai vado spedita. Ma mi rendo conto che per molte persone non sia così facile come sembra. Però ogni tanto ci si può concedere un po' di lavoro in più in cucina.
Non rinuncio mai alla semplicità nelle mie preparazioni. Certe ricette non vanno sconvolte perchè fanno parte della nostra tradizione. 😉
Un abbraccio
Francesca