Da quando sono andata a vivere da sola mi capita sempre più spesso di cucinare i piatti di mamma Brigida. Inizialmente sperimentavo un po’ di più, ma col tempo sono tornata a una gestione della cucina più calda e familiare. Gli arrosti della domenica sono come i suoi, il ciambellone da colazione e la crostata pure. Mangio tante verdure, come mi ha insegnato lei e nonna Pierina. Ma tra tutti i piatti che ho “emulato” mancavano giusto giusto gli involtini di verza ripieni di carne in umido. Devo ammettere che quelli di mamma hanno quel “di più” difficile da replicare, ma me la sono cavata bene anche io. Sono un buon piatto unico sostanzioso, l’unico difetto, per così dire, è la delicatezza delle foglie di verza che allunga un po’ i tempi di preparazione. Per staccare le foglie e chiudere gli involtini ci vuole una buona manualità, cosa che mia madre ha ormai acquisito da anni; io invece sono ancora all’inizio e devo ammettere che un paio di foglie le ho rotte subito all’inizio nel tentativo di staccarle dalla base.
Potete preparare i vostri involtini di verza con quello che volete, anche con del riso o delle patate ad esempio. Io li ho cotti in padella, ma non escludo in futuro di tentare una cottura al forno. Se comprate una verza intera, cosa consigliabile per ricavare foglie grandi e intatte, ve ne avanzerà un bel po’. Consiglio di cucinarla così com’è in padella a mò di contorno o di preparare una sana vellutata cucinandola insieme ai classici odori. Io me ne sono fatta una buona scorta e per un po’ sarò a posto.
INVOLTINI DI VERZA RIPIENI DI CARNE
Ingredienti per 4 persone (8 involtini circa)
350g di carne di macinata mista o solo manzo
200g circa di passata di pomodoro
8 foglie ampie di verza
2-3 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato
3 fette di pan carrè o mollica di pane
1 uovo
1 spicchio di aglio
noce moscata q.b.
sale e pepe q.b.
olio q.b.
Procedimento: pulite la verza e prelevatene 8 foglie intere, eliminando le prime più coriacee. Siate delicati, in quanto le foglie di verza sono facili a rompersi. Per facilitarvi potete tagliare il torsolo che le tiene insieme, così da staccare le foglie con più facilità. Lavatele e sbollentatele in acqua salata per circa 2 minuti. Scolate con una pinza da cucina e trasferite su un canovaccio. Tamponatele per asciugarle bene. In una ciotola unite la carne macinata con l’uovo e il parmigiano reggiano grattugiato. Ammollate le fette di pancarrè con del latte, strizzatele e unitele al composto. Amalgamate bene tutti gli ingredienti con le mani. Aggiustate di sale e pepe. Stendete una foglia di verza sul piano di lavoro e, con la punta di un coltellino, eliminate la costa centrale tagliando un triangolo alla base della foglia. Adagiate un cucchiaio del ripieno di carne al centro, arrotolate, incalzate e fissate con uno stecchino. Procedete così fino a ottenere 8 involtini. In una padella antiaderente fate insaporire lo spicchio d’aglio nell’olio, poi unite la passata di pomodoro. Aggiungete gli involtini, coprite con un coperchio e cuocete per circa 30 minuti. Trasferite gli involtini di verze nei piatti da portata e serviteli insieme al fondo di cottura.
Ero incuriosita dal procedimento, per capire le differenze sostanziali oltre alla verza (o più spesso cavolo cappuccio) fermentata. Quelli che faceva nonna erano fatti con carne mista, riso, uovo per legare, pepe e sale, cotti impilati su un bel fondo di verza/cavolo cappuccio tagliata finemente.
Mi piace questa versione della tua mamma e mi piace vedere che anche tu oltre alle sperimentazioni rimani legata alle origini. ??