Ok, la primavera sta facendo capolino, si sente nell’aria, nei colori, nelle temperature, nei banchi del mercato. Ma io resto ancora un passo indietro, con un piede nell’inverno. Quest’anno per la prima volta non ho voglia che l’inverno passi in fretta. E’ come voler stare a letto ancora un po’. Ne è la riprova che per paura di svegliarmi una mattina e non riuscire più a trovare il mio adorato cavolo nero nei banchi del mercato ne ho riempito mezzo frigo e lo sto cucinando in tutte le maniere. Non ho mai adorato il cavolo nero come quest’anno: nella ribollita, in formato chips come aperitivo, in insalata con gli spicchi di arancia, al posto degli spinaci nei tortelli o nell’impasto degli gnudi o….nell’impasto degli gnocchi! Penso che la mia più grande soddisfazione sia stata riuscire a non essere l’unica mangiatrice di cavolo nero in casa; il formato gnocchi è stato un successo, che non mi aspettavo…o forse avrei dovuto aspettarmelo perchè insieme alle patate il cavolo nero è più delicato e meno invasivo, capace di piacere anche alle persone che per anni sono state sostenitrici del movimento anti-cavolo a tavola.
O forse sono state le passeggiate all’aria fresca a fagli cambiare idea. Chissà. La natura ha poteri straordinari: è capace di rimetterti a posto quando qualcosa non va, quando i pensieri si fanno pesanti, quando il corpo ha bisogno di movimento o semplicemente devi “risanare” la retina dopo giorni e giorni sul computer in ufficio. Ho scoperto con gran piacere che a pochi miuti da casa posso godermi delle belle passeggiate nel verde, dove non c’è niente, nè una panchina, nè un lampione, nè un chioschino. Solo tanto verde. E il prossimo week end si replica, le buone abitudini vanno coltivate.
Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell’uomo scoprire per il bene dell’uomo stesso.- Cit.
Penso che comunque con questo post dirò addio all’inverno perchè la natura, appunto, sta già andando avanti nel suo corso e noi non possiamo fare altro che seguirla e assecondarla. Ho intrappolato la stagione fredda in questi gnocchi, in una mattina fresca ma già “calda”; diciamo che è stato un saluto, un bel saluto. Anche se non è detta l’ultima parola, si sa marzo è pazzerello. 😀
Gnnocchi di patate e cavolo nero
Ingredienti:
700g di patate
300g di cavolo nero
170g farina
100g fecola di patate
1 uovo intero
1 tuorlo
noce moscata
sale
burro per condire
qualche foglia di salvia
Procedimento:
Utilizzate patate farinose perché durante l’assemblaggio necessiteranno di meno farina. Lessatele e sbucciatele ancora calde. Schiacciatele con lo schiacciapatate e distendetele su una spianatoia di modo che si intiepidiscano. Lessate o cuocete al vapore le foglie di cavolo nero, togliendo le parti più dure. Scolatele bene e fullatele. Aggiungete la purea ottenuta sulle patate. Versate tutto intorno la farina insieme alla fecola. Aggiungete poi uova, sale e noce moscata. Impastate molto velocemente e poco, giusto il tempo di mettere insieme gli ingredienti. Non aspettate che le patate siano totalmente fredde, il giusto calore (che non cuocia l’uovo) favorisce l’assemblaggio. Prelevate una piccola dose di impasto, formate dei rotolini e tagliateli col coltello in tanti piccoli tocchetti. Aiutatevi con della farina e non preoccupatevi se l’impasto risulterà morbido, è così. Riponete i vostri gnocchi su un vassoio infarinato senza sovrapporli. Lessate gli gnocchi un po’ per volta in abbondante acqua bollente. Saranno pronti una volta venuti a galla. Scolateli e conditeli con burro e salvia (che avrete fatto sciogliere e scaldare in padella) e scaglie di parmigiano.
Io questi gnocchi li ho potuti tranquillamente spadellare nel burro e salvia senza che si sfaldassero poichè la consistenza era davvero perfetta! Se così non dovesse essere, spesso dipende dalla patata utilizzata, scolate gli gnocchi e adagiateli in una pirofila alternando con il condimento.
IDEE: qualche scaglia di tartufo o del burro tartufato renderà questo piatto ancora più speciale nella sua semplicità. Altrimenti preparate della fonduta con un buon formaggio o una besciamella leggera; in quest’ultimo caso una bella gratinata in forno è quasi d’obbligo.
Diciamo che per quanto mi riguarda qui d'inverno ce n'é stato abbastanza, anche se uno fra i più miti da quando mi sono trasferita in Canada, a me é cmq bastato.
Non credo di potergli dire ancora addio io, le miti temperature di questi ultimi giorni temo che siano soltanto un'illusione, diciamo quindi che questi gnocchi potrebbero essere l'ideale per uno di quei giorni tua madre o qualche amico dall'altra parte del mondo ti dirà " guarda un caldo qui a Firenze…". ps sulla forma direi che si, é stata proprio un successo!
Buongiorno Marghe! Beh si, in effetti te ne hai avuto abbastanza di inverno in Canada, qui a Firenze il vero freddo è durato neanche due settimane! E sebbene io sia sempre stata un'amante del sole e del caldo, quest'anno me la sento così! Gli gnocchi sono stati talmente un successo che li ho rifatti e ne ho congelati alcuni, come salva cena quando torno tardi da lavoro. Anche se appena fatti sono migliori, anche congelati si mantengono bene!
Un bacione