Ogni anno compro un’agenda. E ogni anno mi riprometto di essere più precisa nella gestione delle mie note: vorrei scrivere con una bella grafia, magari sempre con la stessa penna, e magari sempre più o meno uguale. E invece accade sempre che le pagine siano piene di qualsiasi scritta, dalle cose da fare ai pensieri sparsi, fregandomene spesso delle righe e scrivendo in obliquo, con penna rossa, blu o con quel pennarellino colorato che resiste ancora dai tempi dell’università. Poi, in ordine sparso, dentro le mie agende è possibile trovare bigliettini, post it e pezzi di giornali. Ed è proprio recuperando la mia agenda di due anni fa che, aprendola, a caso, è saltato fuori un pezzetto di carta con su scritto gli ingredienti di questa torta.
Chissà dove ho preso questa ricetta. Da un libro? Da una persona? Me la sono inventata dopo un esperimento? In effetti c’erano numeri cancellati e sostituiti da altri, probabile fosse una prova. Non me lo ricordo. Ricordo che mia suocera una volta mi chiese la ricetta per fare dei dolcetti a base di carota, ma mi pare prevedessero la farina di mandorle, ingrediente che in questa ricetta non c’è. Poco importa. Proprio oggi, complice una giornata fredda e ventosa, ho trasformato quella lista di ingredienti in una torta.
A volte ho pensato che forse, per ricette e idee estemporanee, sarebbe meglio avere un taccuino “dedicato”, ma conoscendomi finirei per utilizzare sempre e in maniera disordinata la mia agenda. Mia mamma, ad esempio, ha una agenda dove in ogni giorno dell’anno è scritta una ricetta; il problema è che, quando ne devi cercare una, devi sfogliare tutto l’anno perchè sono state scritte in ordine sparso. Fantastico. Poi ha un quaderno ad anelli dove conserva fogli scritti, ritagli di gionale o pagine di libri fotocopiate. Ma lì almeno i piatti sono suddivisi in primi, secondi, contorni e dolci. Sono sicura che prima o poi diventerò un pizzico più ordinata, ma per il momento mi piace l’idea di ritrovare i foglietti per caso. Magari un giorno raccoglierò tutte le ricette “sperdute” in una scatola di latta.
Torta di carote e noci con glassa al limone
ingredienti
- 250g di carote grattugiate
- 200g di farina
- 2 uova
- 125g di zucchero di canna
- 125g di burro sciolto a bagnomaria
- 60g di noci
- 1 cucchiaino di cannella
- 16g di lievito per dolci
- 1 limone, scorza e succo
Istruzioni
- Sbucciate e grattugiate le carote.
- Sciogliete il burro a bagno maria.
- In una ciotola sbattete bene le uova con lo zucchero. Unite poi la farina e il lievito setacciati, la cannella, la scorza di un limone, le carote e il burro. Mescolate bene per far amalgamare gli ingredienti.
- Su un tagliere tritate grossolanamente le noci con l’aiuto di un coltello. Unite al composto e mescolate bene. Se usate il robot da cucina mescolate con la frusta a foglia (o a K).
- Rivestite uno stampo da plumcake con la carta forno, versate l’impasto ottenuto livellandolo poi con un cucchiaio.
- Infornate a 180° per 35 minuti circa. Fate la prova dello stecchino.
- Per la glassa: mescolate 250g di zucchero a velo con due cucchiai di acqua bollente e tre cucchiai di limone. Versate sulla torta e lasciate riposare per circa 15 minuti.
Preparato ieri, con un po’ meno zucchero e burro perché in questo periodo non potrei sdarmi con i dolci. Probabilmente seguendo appieno il dosaggio degli ingredienti avrei ottenuto il tuo stesso plum cake ma devo dire che comunque anche questa versione leggermente più light è buonissima! Jacopo ringrazia!
Elisaaaaaa, mi sono accorta adesso del tuo commento! Ma grazie! Adesso capisco perchè non potevi/puoi sdarti con i dolci ;-)! Ti faccio tantissimi auguri per questa vostra nuova vita! Sono contenta ti sia piaciuta…zucchero e burro sono l’anima dei dolci, se si diminuisocno si perde qualcosa, ma è sempre possibile ottenere un buon risultato! Vi abbraccio entrambi! Francesca