Era da tanto che volevo condividere con voi questo piatto tipico della cucina toscana: la farinata di cavolo nero. Pochi ingredienti, tanta resa ma soprattutto bontà. Come per la ribollita esistono varie versioni e preferenze in base al territorio; per questo vi dico: prendete l’idea ma poi fate vostra la ricetta in base al vostro gusto.
Ciò che mi piace di questa preparazione, oltre alla genuinità, è il fatto che da fredda, ovvero rassodata, è possibile trasformarla in altro. Per esempio, è possibile ottenere facilmente delle polpette ripiene di formaggio e ripassate in forno. Oppure, con un coppapasta, potete formare una base per un crostino.
Questa è la mia versione. Mia madre, ad esempio, la prepara leggermente diversa. Ma qui non stiamo parlando di pasticceria, non esistono dosi precise, si va a sentimento e a preferenza.
Alcune considerazioni:
- io parto dal soffritto di porri, ma vanno benissimo gli “odori” classici (cipolla, carota e sedano);
- molti utilizzano i fagioli già cotti e poi frullati, a me piace unirli cotti e frullare parzialmente la preparazione insieme al cavolo. Voi fate come preferite.
- potete utilizzare anche la polenta istantanea. Nel caso dovrete cuocere per qualche minuto in più il cavolo e seguire i tempi di cottura riportati nella confezione (di solito 8 minuti).
- per me è il top servita calda (non bollente), dalla consistenza morbida, leggermente piccante e con una generosa dose di olio extravergine di oliva in superficie. C’è chi la predilige più asciutta e tiepida. A voi la scelta.
Farinata di cavolo nero
ingredienti
- 1 porro grande o 2 piccoli
- 170g circa di cavolo nero (al netto degli scarti)
- 250g di fagioli cannellini già cotti (o zolfini)
- 250g di farina di mais
- sale, pepe e olio evo q.b.
- peperoncino (facoltativo)
- brodo vegetale (in alternativa acqua)
Istruzioni
- Pulite le foglie di cavolo nero togliendo la costola centrale e tagliando a striscioline. Mettete da parte.
- Pulite il porro e affettatelo finemente. Fatelo soffriggere in casseruola con due giri buoni di olio evo, stando attenti a non bruciarlo.
- Unite il cavolo, mescolate e allungate con un bicchiere di brodo vegetale (o acqua). Lasciate cuocere a fuoco moderato fino a quando il cavolo non si sarà ammorbidito .
- Unite quindi i fagioli con parte della loro acqua. Dovrete sempre mantenere idratata la preparazione. Aggiustate di sale e pepe. Lasciate cuocere per una decina di minuti evitando che si asciughi troppo. Nel caso aggiungete pure del brodo o dell’acqua calda.
- A questo punto frullate grossolanamente il composto per pochissimi secondi.
- Unite la farina di mais a pioggia, mescolando nel frattempo per evitare la formazione di grumi. Cuocete a fuoco basso per il tempo necessario (pochi minuti se farina da polenta istantanea, 40-45 minuti per quella tradizionale). Se necessario continuate a idratare la farinata con brodo vegetale o acqua calda. Non deve assodarsi troppo.
- Fate riposare qualche ora, servite tiepida con un buon giro di olio evo. Se la preferite calda scaldatela, allungando con un po’ di acqua qualora risultasse troppo soda. La consistenza desiderata decidetela voi.